MATEMATICA INTRIGANTE PER GIOVANISSIMI

È noto a chi insegna come troppo spesso gli allievi si sentano costretti ad apprendere cose di cui non sentono il bisogno e di cui non capiscono l’importanza. Far lezione e interrogare certo non è una risposta e neppure le parole spese ad  esortare servono a far nascere la  voglia di matematica. Servono solo esperienze illuminanti ed emozionanti; in assenza di queste i danni possono  essere permanenti e l’odio per la matematica può durare per sempre. Ci si potrà piegare a conoscerla per opportunità, ma difficilmente si potrà più scoprirne la bellezza.

La matematica può diventare affascinante se muove dalla mente dei bambini e delle bambine, in un laboratorio permanente di sfide e di ragionamenti, di confronti e di collaborazioni, di gioco e di creatività. Un laboratorio permanente in cui ognuno è libero di creare, ognuno può sentirsi un matematico.

Questo testo è dunque particolarmente rivolto proprio a quell’intervallo di tempo così decisivo nella scelta tra amore e odio per la matematica. Non è un libro di teorie didattiche ma  l’esperienza reale di un insegnante di matematica, non particolarmente arguto o preparato, che ha provato semplicemente a mettere un po’ di vita in un contesto scolastico che, piuttosto che motivare, tende a disappassionare al sapere.